Torna a salire la tensione tra
Venezuela, Guyana e Stati Uniti dopo che l'ambasciata Usa a
Georgetown ha comunicato di aver concluso un'esercitazione
militare congiunta con le forze armate del Paese sudamericano
con l'obiettivo di "approfondire la cooperazione in materia di
sicurezza" ed "espandere la partnership nel settore della
Difesa" tra i due Paesi.
Il volo di due jet Super Hornet dell'aeronautica statunitense
sui cieli di Georgetow ha causato la dura reazione del Venezuela
secondo cui l'esercitazione "minaccia alla pace regionale". Il
ministro degli Esteri Yván Gil ha parlato di "un'ulteriore
provocazione" che le forze armate Usa lanciano contro il governo
venezuelano, mentre il ministro della Difesa Vladimir Padrino
López ha avvisato che "il sistema di Difesa Aerospaziale
venezuelano resta attivo contro qualsiasi tentativo di violare
lo spazio geografico venezuelano, compreso il territorio di
Essequibo".
Caracas e Georgetown si disputano il territorio della regione
di Essequibo, ricca di petrolio e minerali, che rappresenta il
70% del territorio guianese e di cui il Venezuela ha già
rivendicato la sovranità e ha annesso al proprio territorio come
Guyana Essequiba. Un procedimento presso la Corte internazionale
di Giustizia dell'Onu è in corso per risolvere la complessa
questione di diritto internazionale che agita lo scacchiere
geopolitico regionale.
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