Nel contesto di un forte
incremento della presenza di organizzazioni criminali dedite al
traffico di droga in Argentina, il governo di Javier Milei ha
proposto l'introduzione nel codice penale di una serie di
articoli ispirati alla normativa antimafia in vigore in Italia.
Lo ha dichiarato la ministra della Sicurezza, Patricia Bullrich,
in una breve intervista all'ANSA a margine della cerimonia di
restituzione all'Italia di 450 monete dell'epoca greco-romana
sequestrate nel 2011 dalla Dogana argentina.
"Abbiamo avviato una collaborazione importante con l'Italia
su una legge che abbiamo presentato in Parlamento e che abbiamo
battezzato anche noi anti-mafia", ha affermato Bullrich.
"Implica che chi commette diversi tipi di reati a favore di
un'organizzazione criminale incorrerà in una pena che non sarà
più quella individuale, bensì quella di appartenenza a
quell'organizzazione mafiosa", ha aggiunto la responsabile della
Sicurezza del governo Milei precisando che alla presentazione in
Parlamento parteciperanno anche esperti italiani "per spiegare
la genesi della legge".
Oltre all'introduzione dell'associazione di stampo mafioso
nel codice penale argentino Bullrich ha annunciato anche la
proposta di applicazione di un regime carcerario speciale
improntato sull'articolo 41-bis italiano.
"Stiamo lavorando per adottare anche nel nostro sistema penale
un regime carcerario speciale per i detenuti appartenenti a
gruppi criminali e ispirato a quello usato in Italia per
l'associazione di stampo mafioso", ha detto.
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