Le inondazioni che hanno colpito
nelle ultime settimane 2,3 milioni di persone nello stato
brasiliano di Rio Grande do Sul hanno dato vita a molti episodi
di solidarietà ma hanno anche messo in luce un grave contesto di
insicurezza. Dall'inizio del disastro che ha provocato la morte
di 155 persone, informano le autorità, la polizia del Rio Grande
do Sul ha arrestato 130 persone per crimini commessi durante le
inondazioni.
"I saccheggi sono stati il maggiore problema dal punto di
vista della sicurezza", ha affermato il comandante generale
della Brigata Militare (Bm) dello stato, Claudio dos Santos
Feoli. "I crimini - ha aggiunto - sono avvenuti in un momento in
cui molte città erano allagate e isolate e la polizia non era in
grado di intervenire".
La Bm, si precisa, conta attualmente con 17.800 soldati a cui
si sono aggiunti altri 700 militari provenienti da altri stati.
A sua volta la polizia dello Stato è in grado di impiegare da
6.500 a 7.000 agenti.
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