I partecipanti alla 17/a Assemblea
generale del Fondo per lo sviluppo dei popoli indigeni d'America
Latina e dei Caraibi (Filac), chiusosi ieri a Caracas, hanno
approvato un documento in cui si manifesta, fra l'altro,
"l'impegno a rafforzare le oltre 500 lingue ancora parlate dai
popoli autoctoni della regione latinoamericana.
All'evento, riferisce un comunicato, sono intervenute dal 27
al 29 maggio oltre 60 delegazioni composte da rappresentanti dei
popoli indigeni e dei governi di 22 paesi che compongono il
Filac, che hanno riaffermato l'impegno di "attuazione del Piano
d'azione iberoamericano per l'attuazione dei Diritti dei oopoli
indigeni".
Durante l'Assemblea, si precisa, "è stata sottolineata
l'importanza di rafforzare il dialogo interculturale e
l'autosviluppo dei popoli Indigeni". mentre gli stati membri
"sono stati esortati, in consultazione con le popolazioni
indigene, a formare e mettere in funzione meccanismi nazionali
di dialogo e accordo".
Responsabili governativi e delle popolazioni indigene hanno
espresso "il loro fermo sostegno alle proposte per il prossimo
Vertice del Futuro delle Nazioni Unite, che mira a colmare le
lacune dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, stabilendo
indicatori e obiettivi che includano le popolazioni indigene".
L'obiettivo del Vertice, che si svolgerà il 22 e 23 settembre
2024, "cerca inoltre di stringere nuovi accordi intergovernativi
per creare un patto sociale che prepari l'umanità per un futuro
pieno di sfide, rischi e opportunità".
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