Il governo argentino di
Javier Milei ha dato il via alla distribuzione delle 5000
tonnellate di aiuti alimentari che erano rimaste stoccate in due
magazzini del ministero del Capitale Umano a causa di una serie
di errori ed irregolarità oggetto adesso di un' inchiesta
giudiziaria.
A incaricarsi della distribuzione, a causa dell'urgenza
dettata dal fatto che una gran parte degli alimenti è prossima
alla scadenza, è l'Esercito argentino, mentre a ricevere gli
aiuti sarà l'ong Conin, che gestisce oltre 100 centri in tutto
il Paese.
Il governo aveva ammesso un errore nella gestione degli
aiuti rimasti stoccati in capannoni del ministero del Capitale
Umano e aveva ordinato la settimana scorsa la loro distribuzione
"immediata" alle mense sociali con l'aiuto dell'esercito.
Nel comunicato della ministra Sandra Pettovello si attribuiva
l'errore a "funzionari e impiegati che non hanno realizzato un
controllo permanente dello stock e della scadenza delle merci".
In precedenza l'esecutivo aveva smentito le denunce riguardo
la mancata consegna degli aiuti così come il fatto che si
trattasse di alimenti prossimi alla scadenza. Il ministero del
Capitale Umano aveva anche fatto ricorso ad un'intimazione della
giustizia a distribuire gli approvvigionamenti dopo una denuncia
presentata dal leader sociale Juan Grabois.
Per lo scandalo degli alimenti si è dimesso il segretario per
l'Infanzia e l'Adolescenza, Pablo de la Torre, oggetto di una
denuncia dello stesso governo. Oltre agli alimenti mai
distribuiti viene attribuita a lui anche la responsabilità di
irregolarità nella fatturazione degli acquisti di alimenti e
degli stipendi di persone contrattate dal ministero.
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