A Tila, piccolo comune
messicano nello Stato di Chiapas, 4.187 persone hanno lasciato
le loro case e sono state trasferite in alcuni rifugi dopo i
recenti atti di violenza causati da gruppi armati che hanno
incendiato abitazioni, saccheggiato negozi e distrutto veicoli.
Il delegato della Protezione civile della regione di Chol,
Juan Núñez Cancino, ha segnalato che Tila è praticamente
deserta. Secondo lui, solo nel complesso sportivo di Petlalcingo
sono ospitate più di tremila persone.
Molte delle famiglie sfollate hanno cercato rifugio dai
parenti in altre zone. Nel vicino comune di Sabanilla, la
parrocchia Nuestra Señora de la Misericordia ha istituito un
centro di raccolta per aiutare i profughi di Tila e ha invitato
la comunità a mostrare la sua solidarietà. Allo stesso modo, la
Caritas ha invitato la popolazione del Chiapas, del Messico e
del mondo ad assistere le persone vittime della violenza a Tila
e in altri municipi dello Stato.
Anche la segreteria statale alla Salute ha inviato due
convogli sanitari per fornire consulenze mediche, ultrasuoni,
radiografie, elettrocardiogrammi, servizi di laboratorio e di
farmacia.
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