C'è allarme per il moltiplicarsi
degli incendi nel Pantanal brasiliano, uno dei biomi più ricchi
di diversità della terra, dove fra gennaio e giugno di
quest'anno sono andati distrutti dalle fiamme 517.000 ettari di
vegetazione.
Secondo i dati del Programma 'Queimadas' dell'Istituto
nazionale di ricerche spaziali (Inpe) brasiliano, gli incendi si
sono nuovamente aggravati negli ultimi giorni nei due stati
(Mato Grossso e Mato Grosso do Sul) in cui si estende il
Pantanal, dove fra il 19 e il 20 giugno le fiamme hanno
attaccato circa 13.000 ettari di terreno nel bioma.
Lo stesso Inpe ha colto l'occasione per ricordare che gli
incendi sono cresciuti nei primi sei mesi del 2024 del 1.500%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sulla base di
questa tendenza in aumento, il Brasile è passato al primo posto
nella classifica degli incendi in America meridionale, con una
percentuale del 75% del totale.
Le statistiche indicano che gli incendi del 2024 sono
superiori a quelli registrati nel 2020, anno considerato il più
nefasto della storia brasiliana, quando fra l'altro morirono 17
milioni di animali. E quest'anno già sono morti carbonizzati
migliaia di alligatori, serpenti, pappagalli e altri animali.
Storicamente, il periodo secco nel Pantanal iniziava a
giugno, ma il cambiamento climatico e gli effetti di El Niño
hanno anticipato la siccità, ma nello stesso tempo causando
tempeste e gravi inondazioni nel Rio Grande Sud.
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