(di Valentina Maresca)
Le donne come "agenti di
cambiamento": è il principio alla base del nuovo memorandum
d'intesa per l'empowerment femminile tra l'Organizzazione
internazionale italo-latino americana (Iila) e Onu Mujeres.
"Questo nuovo memorandum rafforza la nostra partnership
strategica con Iila, con cui vogliamo lavorare insieme su molti
temi importanti", ha commentato Maria Noel Vaeza, direttrice
regionale per le Americhe e i Caraibi che ha elencato le sfide
sul tavolo, partendo dall'inclusione finanziaria: "Il 25% delle
donne, in particolare giovani, non ottengono prestiti dalle
banche perché vittime di pregiudizi", mentre i femminicidi in
America Latina colpiscono 4.000 donne all'anno.
"Si tratta di 11 donne al giorno in Messico e di nove al
giorno in Brasile", ha continuato con degli esempi, passando poi
alla partecipazione delle donne alla vita politica. "Dobbiamo
spingere la leadership politica delle donne a tutti i livelli",
ha auspicato la direttrice regionale per le Americhe e i Caraibi
citando la presidente dell'Honduras e del Messico, che hanno
decisamente sfondato il 'tetto di cristallo'.
Altre barriere si hanno nel settore privato: "Abbiamo solo il 9%
di Ceo donne, che rappresentano solo il 16% nei consigli di
amministrazione. Dobbiamo lavorare a tutti i livelli della
società per eliminare stereotipi che non aiutano nessuno,
abbiamo bisogno di una società equa" nella convinzione che "le
donne sono agenti di cambiamento", ha concluso.
Le ha fatto eco Antonella Cavallari, segretaria generale di
Iila che ha parlato della possibilità da dare alle donne "di
diventare agenti di trasformazione dell'economia" e di prosieguo
di una collaborazione con Onu Mujeres. "Sono almeno tre anni che
lavoriamo insieme perché la questione di genere è trasversale e
va inserita in tutti i nostri programmi di cooperazione". Per
questo la conferenza di novembre sarà sull'obiettivo 5
dell'Agenda 20230, quindi sull'identità e le questioni di
genere. "Condividiamo gli stessi obiettivi, tra cui tra cui il
principale è l'equità di rappresentanza femminile nel mondo
economico e politico", ha aggiunto annunciando l'intenzione di
un appuntamento collaterale in occasione dell'Assemblea generale
dell'Onu a settembre sull'accesso al credito, che fa seguito
all'attività di formazione professionale svolta con Onu Mujeres
soprattutto nel settore dell'artigianato, della moda, del
tessile ma anche del caffè, del cacao e in generale nei processi
produttivi in agricoltura sostenibile, per esempio gli orti
familiari per la sicurezza alimentare. La formazione, però, si
arena senza risorse e, nonostante le donne siano affidabili
nella restituzione del credito e il livello di rischio della
loro attività sia basso, trovano difficoltà ad ottenerlo, per
cui servono dei "meccanismi statali pubblici che offrono delle
garanzie".
Prezioso l'apporto di Onu Mujeres, soprattutto per le
statistiche, "ma poi bisogna mettere insieme questi dati e
delineare delle strategie". Qui interviene Iila, appunto, che fa
da raccordo tra i vari attori, Ue inclusa.
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