Il presidente argentino
Javier Milei rientra oggi a Buenos Aires dopo una visita
realizzata in tre paesi europei (Spagna, Germania e Repubblica
Ceca) in cui, ogni volta che ne ha avuto la possibilità, ha
illustrato la sua strategia di sterilizzazione dell'inflazione,
attraverso un forte contenimento della spesa pubblica, e di
creazione delle basi per una forte crescita dell'economia
nazionale.
Nell'ultima giornata a Praga, Milei ha incontrato, fra gli
altri, il primo ministro ceco, Petr Fiala e, in serata, è stato
ricevuto nel castello della capitale dal presidente della
repubblica, Petr Pavel.
Infine, ricevendo un premio dall'Istituto Liberal nel
palazzo Zofín di Praga, l'economista ultraliberale ospite della
Casa Rosada non ha nascosto la sua soddisfazione per il cammino
percorso dopo il suo insediamento il 10 dicembre scorso.
"Con il mio principale consigliere, Demian Reidel, stiamo
riscrivendo gran parte della teoria economica", ha assicurato,
aggiungendo che "se ci andrà bene, probabilmente mi daranno,
insieme a lui, il Premio Nobel per l'Economia".
Infine Milei ha affermato che "insieme alle idee di libertà e
di progresso tecnologico, di libero mercato, di rispetto della
proprietà privata, di rispetto della vita", l'Argentina potrà
"diventare il caso più brillante nella storia dell'umanità,
diventando di nuovo ricca".
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