L'ex presidente boliviano Evo
Morales ha radicalmente mutato la sua opinione sul sollevamento
militare avvenuto mercoledì a La Paz, avvalorando la tesi di una
possibile autogolpe guidato dal capo dello stato, Luis Arce.
Attraverso il suo account X Morales, che aveva annunciato la
sospensione di una sua mobilitazione antigovernativa dopo
l'annuncio di un tentativo di colpo di stato, ha ora sostenuto
che "il presidente Luis Arce ha ingannato e mentito al popolo
boliviano e al mondo".
"È un peccato - ha aggiunto - che venga utilizzato un
argomento così delicato come la denuncia di un colpo di stato".
Di fronte a questa realtà, ha detto, "devo scusarmi con la
comunità internazionale per l'allarme generato e ringraziarvi
per la vostra solidarietà con il nostro Paese. È importante, ha
concluso, che "un'indagine completa e indipendente dimostri la
verità di questo fatto".
In una intervista oggi a radio Kawsachun Coca, Morales si è
spinto oltre, sostenendo di avere ricevuto importanti
informazioni che gli hanno fatto cambiare idea. Inizialmente, ha
spiegato, "fino a mercoledì sera, anche giovedì mattina, pensavo
fosse un colpo di stato, ma ora sono confuso, sembra piuttosto
un autogolpe".
Arce non ha risposto personalmente a queste insinuazioni, ma
sì lo ha fatto la ministra della presidenza, María Nela Prada.
secondo cui "Morales
ha finito per sposare la tesi di un autogolpe formulata dall'ex
generale golpista Juan José Zúñiga e dalla destra fascista"
boliviana.
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