Il presidente del
Messico Andrés Manuel López Obrador ha riconosciuto che la
violenza registrata in alcune regioni del Paese ha complicato
l'assunzione di medici. Nel corso dell'abituale conferenza
stampa a Palazzo Nazionale, il capo dell'esecutivo ha
sottolineato che il suo governo ha lanciato un piano per
assumere gli specialisti necessari negli ospedali e nei centri
sanitari di zone isolate ed emarginate. Obrador ha poi
assicurato che ci sono stati dei progressi, ma che fattori come
la mancanza di servizi nelle regioni dove ci sono posti vacanti
e la violenza hanno ostacolato il reclutamento.
"Vogliamo ringraziare il governo cubano perché ci aiuta
inviando specialisti che non abbiamo nel nostro Paese", ha
aggiunto il presidente.
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