Il presidente del Brasile,
Luiz Inácio Lula da Silva, ha affermato di non dover
giustificare il suo operato davanti a "banchieri" o
"ultra-ricchi", ma piuttosto a "poveri e lavoratori" del suo
Paese.
"Non devo rendere conto a nessun ultra-ricco in questo Paese,
a nessun banchiere. Devo essere responsabile nei confronti dei
poveri e dei lavoratori di questo Paese, che hanno bisogno che
stiamo attenti e ci prendiamo cura di loro", ha dichiarato il
leader progressista la notte scorsa durante un evento a Salvador
de Bahia.
Le parole di Lula sono suonate come un tono di critica al
mercato finanziario, dopo che ieri il dollaro ha toccato i 5,65
reais chiudendo in rialzo dell'1,13%, il tasso più alto dal
gennaio 2022. L'apprezzamento della valuta Usa è in parte
attribuito alle recenti dichiarazioni del capo dello Stato, che
il mercato vede come un'ingerenza politica nell'economia e come
un segnale di mancanza di controllo sulla spesa pubblica. Lula
nel corso dei mesi ha polemizzato anche con i vertici della
Banca centrale, accusati di non ridurre i tassi interesse e non
volere "il bene del Paese".
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