"Dobbiamo essere ascoltati tutti"
nel Mercosur. Lo afferma la ministra degli Esteri argentina,
Diana Mondino, rammaricandosi "che non sia stato possibile
raggiungere il consenso finale per adottare il progetto di
comunicato congiunto degli Stati membri e di quelli associati".
Mondino, che ha partecipato al vertice del leader facendo le
veci di Javier Milei, ha spiegato che tutte le "delegazioni
hanno dedicato lunghe ore e sforzi per riflettere le posizioni"
di ciascuno. "È stato un esercizio pragmatico e veramente
costruttivo, vicino al consenso quando gran parte del testo era
praticamente concordato. Dobbiamo essere ascoltati tutti", ha
avvertito, chiarendo: "il valore aggiunto di questo tipo di
incontri sta proprio nello scambio di punti di vista, che, lungi
dall'essere un problema, deve essere accettato come una pratica
sana, a beneficio di tutti i suoi membri".
Dopo aver ringraziato il Paraguay per il lavoro svolto negli
ultimi sei mesi, Mondino ha affermato: "Crediamo fermamente che
il modo migliore per affrontare le sfide globali sia quello di
promuovere le idee di libertà. Per l'Argentina, le ambiguità
sono finite - ha rilevato -. Crediamo nel rispetto e nella
salvaguardia del progetto di vita degli altri, sulla base del
principio di non aggressione, in difesa del diritto alla vita,
alla libertà e alla proprietà privata. Questo implica il
rispetto della volontà popolare come non negoziabile. Nessun
colpo di Stato o attacco alla democrazia è accettabile".
"Un sistema economico basato sulla libera impresa è l'unico
strumento che abbiamo per porre fine alla fame, alla povertà e
all'indigenza. È l'obiettivo di tutti. Crediamo che il mercato
sia un processo di cooperazione sociale, dove ci sono scambi
volontari", ha chiarito, indicando che "il Mercosur è
iper-regolamentato e si è chiuso in se stesso. Un Mercosur che,
con l'argomento di porsi come 'barriera protettiva' contro le
importazioni da mercati terzi, non ha fatto altro che limitare
le proprie esportazioni, danneggiando il sistema di equilibrio
generale che sta alla base degli scambi commerciali. Siamo
passati dal 'creare' il commercio a 'deviarlo'. Peggio ancora,
la nostra unione è un'unione doganale piuttosto imperfetta".
Nella stessa ottica, Mondino ha evidenziato che "il Mercosur
ha smesso di essere una valvola di sfogo ed è diventato una
camicia di forza che immobilizza e che non fa altro che
ingigantire i problemi interni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA