"Il numero di vittime e di
danni hanno colpito la nostra pubblica opinione. Abbiamo tante
cose in comune tra brasiliani e italiani, abbiamo in comune
sensibilità, cultura e rapporti personali. Ci tenevo ad essere
qui per esprimere la nostra vicinanza, solidarietà e il nostro
sostegno". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella arrivando al Centro umanitario di accoglienza
Recomeço, a Porto Alegre in Brasile, colpita a maggio
dall'alluvione.
Mattarella ha ricordato che "tanti italiani sono venuti qui,
accolti a braccia aperte e generosamente, a partire di Giuseppe
Garibaldi". Ad accogliere Mattarella, accompagnato dalla figlia
Laura, il governatore del Rio Grande do Sul, Eduardo Leite, che
ha ricordato i "150 anni di immigrazione italiana. La maggior
parte" dei discendenti "si trova nella regione di Caxias, qui
nello stato di Rio Grande do Sul".
Con Mattarella anche il capomissione in Brasile per l'Oim,
l'organizzazione internazionale per le migrazioni, Paolo Caputo,
che ha scherzato: "Abbiamo tenuto il segreto su chi veniva, ma
penso la riconosceranno".
Nel corso della visita, il presidente si è fermato a parlare
con le persone ospitate nella struttura, molti anziani.
Nell'area dedicata ai più piccoli, è stato accolto da un urlo
festante. Alcuni bambini gli si sono fatti attorno e lo hanno
abbracciato ed hanno scattato selfie. "La sua visita non fa
altro che consolidare questo vincolo, questo legame" tra due
popoli amici, ha detto Leite a Mattarella.
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