I deputati dell'Assemblea di Cuba
hanno approvato all'unanimità la legge sulla Migrazione,
considerata una norma essenziale per una gestione più efficiente
del processo migratorio dell'isola. Lo annuncia l'agenzia di
stampa cubana Prensa Latina. Tra le novità introdotte, la
possibilità per i cubani di restare all'estero senza perdere lo
status di residente e di mantenere le loro proprietà (prima
questa opzione era limitata a 24 mesi). Inoltre, la legge
istituisce il Fondo di destinazione finanziaria per le emergenze
migratorie
Nel presentare la legge all'organo legislativo, il primo
colonnello Mario Mendez, capo della direzione di
Identificazione, immigrazione e stranieri del ministero
dell'Interno, ha sottolineato che il nuovo strumento giuridico
mira a realizzare un sistema aggiornato, che offra una risposta
alle proiezioni del nuovo modello economico e di sviluppo del
Paese.
Il Paese in preda ad una grave crisi economica sta vivendo
una nuova emorragia migratoria.
Secondo i dati diffusi, i cubani all'estero sono poco più di
tre milioni (su una popolazione di oltre 11 milioni di
abitanti), di cui due milioni nati a Cuba e il resto sono
discendenti. I principali insediamenti sono negli Stati Uniti,
in Spagna, Messico e Italia.
Secondo il rappresentante del ministero dell'Interno, la
norma riguarda i diritti e le categorie migratorie dei cittadini
cubani e degli stranieri, nonché le nuove figure autorizzate a
prendere la residenza permanente, oltre al trattamento per le
vittime del traffico di migranti e di tratta, in particolare
donne e bambini.
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