La commissaria europea per
i Partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, sarà a Rio de
Janeiro dal 22 al 24 luglio per guidare la delegazione
dell'Unione europea alle riunioni ministeriali del G20 sullo
Sviluppo e sull' "Alleanza globale contro la fame e la povertà"
promossa dalla Presidenza brasiliana del G20.
Il 22 luglio, presso il Copacabana Palace Hotel, la
commissario Urpilainen e il presidente della Banca nazionale per
lo sviluppo economico e sociale (Bndes), Aloizio Mercadante,
firmeranno una lettera d'intenti per approfondire i partenariati
a sostegno dello sviluppo sostenibile e degli investimenti in
Brasile. L'Unione Europea annuncerà un contributo di 20 milioni
di euro (circa 120 milioni di real) al Fondo Amazzonia.
La Commissaria aprirà inoltre il quarto Forum Unione
europea-Brasile, intitolato 'Politiche ed economie nella
transizione verde e digitale per uno sviluppo equo e inclusivo',
insieme alle autorità brasiliane ed europee.
Organizzato dalla Fondazione Euroamerica, il Forum, che si
svolgerà nel pomeriggio del 22 e nella mattinata del 23 luglio,
offrirà una piattaforma alle autorità e alle imprese per
esplorare le opportunità, affrontare le sfide e sviluppare
strategie per far avanzare queste transizioni.
Particolare enfasi sarà posta sul contributo del Programma
Global Gateway dell'Ue a questo processo.
Il programma della commissaria prevede anche una visita a un
progetto sociale finanziato dall'Ue che promuove l'occupabilità
dei giovani delle comunità vulnerabili attraverso la formazione
e l'impegno con il settore pubblico e privato.
L'Unione europea, membro del G20 e principale donatore
mondiale di aiuti pubblici allo sviluppo, sostiene l'iniziativa
dell'Alleanza globale della Presidenza brasiliana del G20 e
rimane impegnata a unire le forze per sradicare la fame e la
povertà nel mondo.
L'Ue ha un partenariato strategico di lunga data con il
Brasile e i Paesi della Celac, attraverso iniziative regionali
volte allo scambio di esperienze e buone pratiche nelle
politiche pubbliche di coesione sociale, come i programmi
Eurosocial e Inclusive Societies, e attraverso la cooperazione
con le organizzazioni della società civile.
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