Il viaggio del presidente Sergio
Mattarella in Brasile è stato "storico", un "grande successo"
che "darà i suoi frutti". E' la valutazione dell'ambasciatore
Alessandro Cortese, che ha accompagnato il capo dello Stato
nelle cinque tappe della sua visita a Brasilia, Porto Alegre,
San Paolo, Rio de Janeiro e Salvador.
"Si tratta di un viaggio storico non solo perché avviene a un
quarto di secolo dall'ultima missione di un presidente italiano
in Brasile, ma anche perché coincide con il 150esimo
anniversario dell'immigrazione italiana nel Paese sudamericano,
e con l'80esimo dallo sbarco dei militari brasiliani (i
pracinhas) venuti a liberare l'Italia dal nazifascismo". Una
serie di coincidenze, spiega l'ambasciatore in un colloquio con
l'ANSA, che si uniscono alla concomitanza della presidenza
italiana del G7 e brasiliana del G20, che vede i due Paesi
"uniti negli stessi obiettivi: dalla lotta globale alla fame,
alla povertà e alle diseguaglianze, a quella ai cambiamenti
climatici, a questioni di carattere più geopolitico come la pace
in Ucraina e in Medio Oriente e la riorganizzazione della
governance delle organizzazioni multilaterali".
Un'assonanza di intenti che si è vista nell'incontro tra
Mattarella e il presidente Luiz Inacio Lula da Silva a Palazzo
Planalto, dove entrambi hanno concordato, tra l'altro,
sull'importanza e il vantaggio geo-economico di chiudere
l'accordo Ue-Mercosur dopo tanti anni di negoziati, osserva
Cortese, evidenziando anche "un'intensa discussione"
strettamente bilaterale tra i due leader su temi di carattere
più regionale. Una comunanza che si è potuta apprezzare nel
discorso di Mattarella al Centro brasiliano per le relazioni
internazionali (Cebri) dove ha tracciato "la rotta" per un
cammino comune dei due Paesi.
Ma la missione è stata storica anche "per l'articolazione del
viaggio". Il presidente "ha voluto includere la tappa di Rio
Grande do Sul - evidenzia il diplomatico - per portare
solidarietà e vicinanza" alle popolazioni colpite dalle
alluvioni dei mesi scorsi, in uno Stato caratterizzato da
un'ampia comunità di italo-discendenti, aggiungendo una nuova
tranche di 500mila euro attraverso la Croce Rossa alle 30
tonnellate di aiuti umanitari inviati a maggio, grazie
all'iniziativa del ministero degli Esteri e della Cooperazione
Internazionale.
Di grande impatto anche gli incontri che Mattarella ha voluto
organizzare con le comunità italiane in ciascuna tappa toccata,
dove in molti non hanno nascosto l'emozione per la stretta di
mano. "Sono stati momenti di grande valore", rileva ancora
l'ambasciatore Cortese, sottolineando anche il fitto tessuto
delle grandi imprese italiane presenti, "che sicuramente
troveranno giovamento da questa visita, come dimostrano anche
gli accordi di partnership firmati".
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