Cittadini e giornalisti
argentini non potranno più chiedere conto dell'utilizzo del
denaro pubblico usato per mantenere i quattro mastini inglesi
del presidente Javier Milei. Lo ha stabilito la giustizia del
Paese sudamericano definendo un nuovo "limite" alle richieste di
accesso alle informazioni sulla "vita privata" del capo dello
Stato.
A chiedere l'intervento giudiziario era stata la sorella di
Milei, Karina, segretaria generale della presidenza argentina.
La controversia era nata dopo le richieste di informazioni sugli
animali basate sulla legge sul diritto di accesso
all'informazione. "Il regime dell'informazione pubblica non può
trasformarsi, attraverso un esercizio abusivo del diritto, in
uno strumento per incanalare la semplice curiosità dei
cittadini", ha dichiarato oggi il tribunale.
I quattro mastini inglesi del presidente Milei vivono in
canili individuali presso la residenza presidenziale di Quinta
de Olivos, alla periferia nord di Buenos Aires. I cani sono
tutti cloni del defunto cane Conan che il presidente ha
dichiarato di considerare come un figlio.
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