Gli Stati Uniti hanno
"autorizzato" Edmundo González Urrutia ad "autoproclamarsi"
presidente del Venezuela "in piazza il 3 agosto". Lo ha scritto
su X il rappresentante permanente del Venezuela presso le
Nazioni unite, Samuel Moncada, sostenendo che a Washington "non
è mai importato sapere come hanno votato i venezuelani".
Le parole di Moncada arrivano in risposta alle dichiarazioni
del segretario di Stato Usa Antony Blinken secondo cui ci sono
"prove schiaccianti" che il candidato dell'opposizione Edmundo
González Urrutia abbia "ottenuto la maggioranza dei voti" alle
elezioni presidenziali del 28 luglio.
L'intervento di Washington è stato considerato dal ministro
degli Esteri Yvan Gil come un "tentativo di colpo di stato"
guidato agli Usa che "pretendono di sostituirsi" alle autorità
elettorali del Paese attraverso una "perversa manovra" contro i
popoli e le istituzioni venezuelane.
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