Amnesty International ha criticato
"l'allarmante silenzio" del procuratore del Tribunale penale
internazionale dell'Aia, Karim Khan, di fronte all'escalation
della repressione in Venezuela dopo le elezioni del 28 luglio.
In una lettera aperta, l'Organizzazione non governativa
chiede di emettere "un avvertimento per gli autori di possibili
crimini internazionali e violazioni dei diritti umani".
"L'ufficio del procuratore ha assistito alla morte di decine
di persone per mano delle forze di sicurezza e dei gruppi armati
filo-governativi, nonché alla detenzione arbitraria di oltre
2.000 persone nel giro di pochi giorni, solo per essersi opposte
o per essere state percepite come opposte al governo di Nicolás
Maduro" afferma Erika Guevara-Rosas. "Oltre a ciò, abbiamo
assistito ad attacchi, minacce contro difensori dei diritti
umani e organizzazioni della società civile che denunciano le
azioni arbitrarie del governo e che guardano all'ufficio del
procuratore come ultima risorsa per ottenere giustizia", ha
proseguito.
"Questa tragedia è una conseguenza dell'impunità per gravi
violazioni dei diritti umani e crimini contro l'umanità che il
governo di Maduro commette da anni. Tuttavia, l'attuale aumento
della portata e della gravità degli atti compiuti contro il
popolo venezuelano richiede un'urgente accelerazione delle
indagini sulla situazione nel Paese", conclude Guevara-Rosas.
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