Per il terzo giorno consecutivo,
Manaus, capitale dello stato brasiliano di Amazonas, è ricoperta
da uno spesso strato di fumo. A causare il fenomeno è l'aumento
degli incendi in Amazzonia, dovuti alla siccità e alla perdita
di controllo del fuoco, appiccato dagli agricoltori, per
preparare il terreno a nuove semine o ad allevamenti.
Il fumo viene, infatti, trasportato dai venti fino
raggiungere gli insediamenti urbani come Manaus, compromettendo
la qualità dell'aria e la visibilità in questa città che ha
oltre due milioni di abitanti. Secondo i dati dell'Istituto
Nazionale per la Ricerca Spaziale (Inpe), lo stato di Amazonas
ha registrato un aumento del 190% nel numero di incendi
registrati nei primi 11 giorni di agosto, ben 3.043 rispetto ai
1.046 incendi registrati nello stesso periodo del 2013. Inoltre,
a luglio è stato battuto il record mensile di incendi, con
4.072, un numero quasi doppio rispetto al precedente record di
2.119, registrati nel luglio del 2020. Il timore adesso è che
possa ripetersi quanto accaduto nel 2023, quando i livelli
allarmanti di particolato atmosferico (PM10) costrinsero molti
abitanti a dover ricorrere al pronto soccorso per le
complicazioni respiratorie.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA