Il governo del Nicaragua ha
ordinato la soppressione di 1.500 tra Organizzazioni non
governative (ong) e associazioni sociali, religiose, sportive,
imprenditoriali e mediche. La decisione matura nell'ambito di
una campagna di repressione voluta dal presidente Daniel Ortega
a seguito dalle proteste anti-governative del 2018 che ha già
portato alla cancellazione di 5.163 organizzazioni senza scopo
di lucro.
Il provvedimento firmato dalla ministra dell'Interno, Maria
Amelia Coronel Kinlock, motiva la soppressione con presunti
illeciti finanziari commessi durante gli ultimi 35 anni. I beni
mobili e immobili delle associazioni saranno confiscati e
trasferiti allo Stato. Ad aprile del 2022 il Parlamento
nicaraguense aveva approvato la legge per la regolamentazione
delle organizzazioni senza scopo di lucro trasferendo il
controllo delle ong al ministero dell'Interno cui spetta il
potere di sospendere le autorizzazioni.
Recentemente la Commissione interamericana per i diritti
umani (Iachr) ha espresso preoccupazione per la soppressione dei
diritti civili in Nicaragua, testimoniata dalla cancellazione
delle associazioni della società civile, dalla privazione della
nazionalità e dei diritti politici di oltre 300 persone e dalle
intimidazioni e arresti arbitrari contro oppositori politici ed
esponenti della chiesa cattolica.
Negli ultimi sei anni oltre 250 giornalisti sono stati
inoltre costretti all'esilio e 54 organi di stampa sono stati
dichiarati fuori legge.
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