Il Brasile ha perso il 33% delle
sue aree naturali fino al 2023: lo sostiene in un suo rapporto
MapBiomas, la piattaforma lanciata nel 2015 in collaborazione
con Google per monitorare la deforestazione nel gigante
sudamericano. In base allo studio, l'Amazzonia è il bioma che ha
sofferto maggiormente di questa perdita nel corso degli anni.
L'indagine mostra inoltre che tra il 2008 e il 2023 quasi la
metà (45%) dei comuni brasiliani ha perso vegetazione. Il
Pantanal è stato il bioma con il maggior numero di municipi con
un calo delle aree naturali durante questo periodo.
Tra i principali fattori della riduzione osservata vi è
l'aumento della superficie destinata a pascolo e agricoltura.
Dal 1985 la superficie adibita all'allevamento è cresciuta del
79% e del 228% quella destinata alle coltivazioni.
I numeri di MapBiomas arrivano in concomitanza con la
peggiore stagione di incendi in Amazzonia registrata negli
ultimi 17 anni. Da gennaio ad oggi sono stati segnalati 59mla
roghi nella foresta, la cifra più alta dal 2008. Una situazione
che ha generato un denso strato di fumo che sta già coprendo il
cielo di almeno 10 Stati del Brasile.
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