"In Venezuela le persone possono
vivere anche senza X". Questa la dichiarazione del ministro
della Comunicazione e Informazione Freddy Ñáñez, in un programma
trasmesso sul portale di notizie La Iguana Tv. Secondo Ñáñe,
nella rete sociale ex Twitter, "la maggior parte dei profili
attivi che interagiscono sono bots", riferendosi a presunti
utenti inesistenti creati artificialmente per diffondere
disinformazione.
Quanto allo stop di dieci giorni scaduto questo lunedì il
ministro ha detto che la società di Musk deve "nominare un suo
rappresentante in Venezuela e accettare le leggi venezuelane. Ma
ancora stiamo aspettando".
Ñáñez ha poi aggiunto che "quello che succederà è che in
Venezuela entreranno nuove reti sociali" senza però specificare
quali. Nel Paese funzionano ancora Instagram Facebook, Tik Tok e
anche YouTube. Il ministro ha poi concluso dichiarando che i
social network hanno usurpato la funzione dei media di Stato, il
che, a suo dire "mette sotto controllo la democrazia come la
conosciamo, la rende difficile da sviluppare."
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