Un gruppo di ricercatori
guidato dall'Università del Cile ha scoperto che il Salar di
Atacama, il lago salino del Cile situato nella regione di
Antofagasta, si sta abbassando di 1-2 cm all'anno a causa
dell'estrazione della salamoia di litio. Lo studio è stato
pubblicato sulla prestigiosa rivista di geoscienze e
telerilevamento 'Ieee Transactions on Geoscience and Remote
Sensing', si legge sul portale dell'Università del Cile.
Utilizzando dati satellitari, gli esperti hanno analizzato il
cedimento del terreno, evidenziando i rischi a lungo termine per
le infrastrutture e la sostenibilità delle falde acquifere nella
regione.
Il lavoro descrive altre deformazioni terrestri (tra cui i
vulcani in Alaska, nelle Ande, in Italia e alle Hawaii,
terremoti nella Cordigliera delle Ande).
L'abbassamento è una conseguenza a lungo termine della
perdita di acqua sotterranea. Il fenomeno è innescato da
attività minerarie o di estrazione dell'acqua e si osserva in
luoghi diversi come Città del Messico, la California, l'Italia,
l'Iran e il Salar de Atacama. "La subsidenza dovuta a
cambiamenti irreversibili della permeabilità può essere un
problema molto serio", afferma Francisco Delgado, ricercatore al
dipartimento di Geologia dell'Università del Cile e principale
autore dell'articolo.
Attualmente, l'estrazione di salamoia nell'area del Salar
avviene tramite pompaggio, spingendo i fluidi ricchi di litio
dal sottosuolo alla superficie, dove vengono depositati in
enormi piscine. Il litio si ottiene per evaporazione, un
processo in cui il 90% dell'acqua viene disperso nell'atmosfera.
Questo processo di recupero del litio, portato avanti per anni,
comporta un calo significativo dei livelli delle acque
sotterranee. Uno studio del 2019, citato nell'articolo, aveva
indicato che i livelli delle acque sotterranee sono scesi di
oltre 10 metri negli ultimi 15 anni, a causa di una perdita
d'acqua più veloce del tasso di ricarica delle falde acquifere.
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