Il Consiglio nazionale elettorale
del Venezuela (Cne) ha riattivato il suo sito web rimasto
inaccessibile per settimane pubblicando un comunicato dove si
accoglie la sentenza della Corte suprema controllata dal
chavismo (Tsj) che ratifica i risultati pubblicati dallo stesso
Cne all'indomani degli scrutini e la rielezione di Nicolas
Maduro con il 51,2% delle preferenze.
Nella nota si comunica che "il Cne rispetterà la sentenza del
Tsj e nei tempi prestabiliti procederà come richiesto a
pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale il risultato delle
elezioni".
La sentenza della Corte non esige tuttavia al Cne la
pubblicazione della documentazione elettorale ed è stata
pronunciata senza che sia ancora stato pubblicato un solo
documento di convalida del risultato e solo sulla base di una
perizia legale effettuata senza la partecipazione di
rappresentanti legali dell'opposizione.
La vittoria di Maduro non viene tuttavia riconosciuta né
dall'opposizione, né da un ampio spettro della comunità
internazionale che esige la pubblicazione dei documenti
elettorali e respinge la competenza della Corte in materia
elettorale. La coalizione Piattaforma unitaria democratica
(Pud), in base alla propria documentazione pubblicata online,
sostiene invece la vittoria del suo candidato, Edmundo Gonzalez
Urrutia, con il 67% delle preferenze.
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