Il ministro della Difesa
dell'Honduras, José Manuel Zelaya, si è dimesso ieri sabato,
alla vigilia dell'anniversario dell'indipendenza dalla Spagna,
203 anni fa. Lo ha fatto poco dopo che suo padre, il deputato
Carlos Zelaya, cognato della presidente Xiomara Castro, aveva
dichiarato che avrebbe rinunciato al seggio in Parlamento per
sottoporsi ad un'indagine su suoi presunti legami con il
narcotraffico.
L'oramai ex ministro della Difesa aveva incontrato qualche
giorno fa il suo omologo venezuelano Padrino López, generando
un'impasse diplomatica tra Honduras e Stati Uniti, dove il
generale membro del governo di Maduro è stato condannato per
narcotraffico.
Proprio per questo motivo, tre giorni prima delle dimissioni
di José Manuel Zelaya, sua zia, la presidente Xiomara Castro,
aveva denunciato il trattato di estradizione con gli Stati Uniti
in vigore da oltre 100 anni.
Dopo essere stato sentito dalla procura, il deputato Carlos
Zelaya, fratello dell'ex presidente Manuel "Mel" Zelaya
rovesciato nel 2009 da un colpo di stato, ha detto di essere
caduto 'in una trappola' ammettendo di aver partecipato nel 2013
a un incontro in cui un era presente un noto narcotrafficante.
Durante quell'incontro, ha dichiarato Carlos Zelaya, venne
offerto "un contributo alla campagna elettorale" del partito
Libre (Libertad y Refundación) fondato da suo fratello nel 2011
ma, ha chiarito "quell'incontro non ha mai avuto il sostegno di
mio fratello che non ne sapeva nulla né della presidente
(Xiomara) Castro".
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