La presidente dell'Honduras,
Xiomara Castro, ha denunciato un "colpo di Stato" in corso nel
suo Paese, nel contesto delle polemiche sulla sua decisione di
annullare il trattato di estradizione con gli Stati Uniti, che
prevedeva l'incarcerazione di potenti trafficanti di droga.
"Confermo che la pace e la sicurezza interna della Repubblica
sono a rischio a causa di un nuovo colpo di Stato che il popolo
deve fermare", ha detto la leader progressista in un discorso
trasmesso su radio e tv pubbliche. La dichiarazione arriva poche
ore dopo la pubblicazione di un video sul web in cui suo cognato
compare in un incontro con i narcos nel 2013 chiedendo
contributi per la sua campagna elettorale di quell'anno.
Castro ha posto fine al trattato con gli Stati Uniti la
scorsa settimana, sostenendo che voleva impedire a Washington di
usarlo contro militari a lei fedeli per facilitare un golpe.
L'opposizione però sostiene che la presidente ha annullato il
trattato (che prevedeva l'incarcerazione di 50 trafficanti
honduregni, tra cui un ex presidente) per proteggere i membri
del suo governo e la sua famiglia. Lo scandalo ha portato alle
dimissioni di suo nipote, José Manuel Zelaya, dal ministero
della Difesa.
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