Il Parlamento del Nicaragua ha
approvato martedì la riforma del Codice penale del Paese, come
richiesto la settimana scorsa il presidente Daniel Ortega.
La riforma è stata approvata da 88 dei 91 deputati che
compongono il Parlamento, controllato dall''orteguismo', come i
numerosi ex guerriglieri costretti all'esilio ed al carcere
definiscono la versione più autoritaria del sandinismo incarnata
dal presidente Ortega, a partire dalla repressione contro gli
studenti universitari dell'aprile del 2018.
Uno dei 27 (su 568) articoli del Codice Penale modificati
prevede che il Nicaragua potrà perseguire le persone fisiche o
giuridiche - anche straniere - che commettano crimini fuori dal
territorio nazionale contro la pubblica amministrazione, lo
Stato e le sue istituzioni, compresi i crimini informatici. Le
pene per questi reati, secondo la riforma, vanno dalla
reclusione, alla confisca di beni e alla multa. Per i reati
gravi si rischia anche l'ergastolo.
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