Il governo argentino è
riuscito a fermare alla Camera dei deputati il ;;tentativo
dell'opposizione di insistere sull'aumento delle pensioni ed ha
approvato il veto totale del presidente ultralberista Javier
Milei sulla riforma, che ad agosto era passata al Congresso.
Il partito al potere, in accordo con Pro (il partito dell'ex
presidente Mauricio Macri), altri blocchi alleati e una mezza
dozzina di deputati dell'Unione civica radicale hanno raccolto
il terzo dell'aula necessario per boccare la nuova offensva
dell'opposizione. A quest'ultima mancavano 13 voti per ribaltare
il provvedimento presidenziale alla Camera, ma non ci è
riuscita.
Dal voto sono emersi 153 voti a favore del veto
presidenziale, contro 87 contrari e otto astensioni. Al momento
della votazione erano presenti 248 deputati. L'opposizione aveva
dunque bisogno di raccogliere 166 voti per raggiungere i due
terzi necessari ad affossare il vero ed ha fallito. La seduta si
è svolta in un clima di alta tensione dentro e fuori la sede del
parlamento. All'esterno si stava svolgendo una manifestazione
indetta da gruppi peronisti e di sinistra, dove erano presenti
molti pensionati e durante la quale ci sono stati scontri con la
polizia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA