Entra in sciopero da
stamani, giovedì 12 settembre alle 7:00 ore locali, il personale
del principale aeroporto internazionale cileno, il Nuevo
Pudahuel, fresco di un ingente intervento di espansione
realizzato dal consorzio franco-italiano omonimo di cui fanno
parte Groupe ADP (45%), VINCI Airports (40%) e l'impresa di
costruzioni Astaldi Concessioni (15%). Società costituita nel
2015 e che si è aggiudicata la concessione dell'aeropuerto sino
al 2035.
La protesta, convocata per un mese, si deve al mancato
accordo nella trattativa con i sindacati per il rinnovo del
contratto collettivo, in particolare sul negato aumento
sollecitato dai lavoratori di Nuevo Pudahuel per i buoni mensa.
Secondo stime del Ministero di Opere Pubbliche tra il 13 ed
il 22 settembre prossimo sarebbero oltre 728mila le persone in
transito per l'aeroporto della capitale santiaguina, con
destinazioni nazionali e all'estero. Lo sciopero coincide
infatti con il periodo di celebrazioni dell'indipendenza cilena
dal dominio spagnolo, il 18 settembre 1810.
"Questo sciopero non influisce sul servizio prestato dalle
linee aeree o dei funzionari pubblici - assicura la
concessionaria con un comunicato - Nuevo Pudahuel attiverà
infatti un piano di contingenza predisposto a partire da un
accordo di qualificazione di servizi minimi e attrezzature di
emergenza". "È la prima volta che i lavoratori di una
concessionaria si paralizzano in 25 anni di esistenza
dell'aeroporto - dichiara a radio Bio Bio il presidente del
sindacato dei lavoratori dell'aeroporto Juan Prado, sperando con
la misura di ottenere una maggior flessibilità della
concessionaria.
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