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Il Venezuela contro le sanzioni Usa, 'crimine di aggressione'

Il Venezuela contro le sanzioni Usa, 'crimine di aggressione'

Gil, 'Washington intende imporre un cambio di regime nel Paese'

CARACAS, 12 settembre 2024, 20:17

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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La decisione degli Stati Uniti di imporre sanzioni contro 16 funzionari del governo di Nicolas Maduro - accusati di aver contribuito a ostacolare la trasparenza nel processo elettorale in Venezuela - è per Caracas "un crimine di aggressione". Lo riferisce in un comunicato il ministro degli Esteri Yván Gil, secondo cui attraverso l'adozione delle misure "coercitive, unilaterali, illegittime e illegali" Washington "mostra ancora una volta disprezzo per il diritto internazionale, l'autodeterminazione dei popoli e la volontà democratica dei venezuelani".
    La scelta statunitense "dopo che il presidente Nicolás Maduro è stato rieletto nelle ultime elezioni" è considerata dai leader chavisti una "violazione degli accordi firmati in Qatar" tra il governo venezuelano e quello statunitense che "intende imporre politiche di cambio di regime a un intero Paese e alle sue istituzioni, come parte della Dottrina Monroe".
    Con le sanzioni - conclude la nota - gli Usa cercano di "ingraziarsi una classe politica che ha utilizzato pratiche fasciste e violente per rovesciare, senza successo, la democrazia bolivariana", in riferimento all'opposizione conservatrice che rivendica a sua volta l'elezione del candidato Edmundo Gonzalez Urruria.
   

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