La foresta amazzonica
brasiliana e il Pantanal - la più grande pianura alluvionale del
mondo - hanno registrato nel corso del 2024 il maggior numero di
emissioni nocive di carbonio in quasi 20 anni, a causa
dell'ondata di incendi senza precedenti che da settimane
distrugge la vegetazione del Paese. Lo riferisce l'Osservatorio
europeo Copernicus evidenziando che in questo periodo i gas
inquinanti liberati nell'atmosfera "hanno superato i record
nazionali e regionali, causando un grave impatto sulla qualità
dell'aria in tutta la regione".
Le emissioni accumulate alla data del 19 settembre in tutto
il Brasile ammontano a 183 megatonnellate di carbonio "numero
prossimo a quello dell'intero 2007", anno ricordato per il
record storico.
Gli incendi boschivi nella regione amazzonica "hanno portato
al degrado della qualità dell'aria in gran parte del
continente", con una cappa di fumo che si estende dall'Ecuador
al sud-est del Brasile.
Secondo i dati aggiornati a ieri, il Paese conta 200.013
incendi, numero considerato statisticamente "insolito" dagli
esperti di Copernicus, secondo cui "le temperature estremamente
elevate, la siccità a lungo termine e altri fattori
climatologici hanno contribuito al significativo aumento della
portata delle emissioni derivanti da incendi, fumo e impatti
sulla qualità dell'aria".
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