Per il Fondo monetario
internazionale (Fmi) la situazione sociale in Argentina "rimane
molto delicata" nonostante le misure adottate dal governo
ultraliberista di Javier Milei per proteggere la popolazione più
vulnerabile, nel quadro di un drastico programma di risanamento
fiscale attuato in accordo con l'istituzione guidata da
Kristalina Georgieva.
Lo ha affermato oggi in una conferenza stampa la portavoce
dell'Fmi, Julie Kozack, facendo riferimento "alla situazione
messa in luce dai recenti dati ufficiali sulla povertà",
rilevata al 52,9% nel primo semestre, con un incremento
dell'11,7% in soli sei mesi.
"Affrontare l'alto tasso di povertà e garantire una crescita
inclusiva continua ad essere una priorità delle autorità che
continuano ad adottare misure per proteggere i più vulnerabili",
ha quindi assicurato Kozack.
La portavoce dell'Fmi ha quindi evidenziato che "l'adozione
del programma economico del governo ha dato come risultato una
riduzione considerevole dell'inflazione e del deficit fiscale e
ci sono chiari segni di una ripresa dell'attività e dei salari,
anche se rimangono molte sfide a futuro".
L'Fmi ha approvato a giugno l'ottava ed ultima revisione
dell'accordo siglato con l'Argentina nel 2022 per la
restituzione di un credito di 45 miliardi concesso nel 2018 al
governo di Mauricio Macri e caduto in default nel 2019.
Nel rapporto informativo, il comitato esecutivo del Fondo ha
evidenziato la "decisa attuazione del piano di stabilizzazione"
dell'amministrazione di Javier Milei, ma ha avvertito che "gli
squilibri macroeconomici e gli ostacoli alla crescita rimangono
considerevoli" e che il Paese affronta "un lungo e difficile
processo di aggiustamento".
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