Indagato per tratta di esseri umani
e violenza sessuale su minorenni, l'ex presidente della Bolivia
Evo Morales comparirà il prossimo giovedì per la prima volta
davanti alla magistratura per difendersi dalle pesanti accuse.
Lo ha riferito in una conferenza stampa il procuratore generale
della Bolivia, Juan Lanchipa. "La convocazione delle tre persone
accusate in questo caso, tra cui il signor Evo Morales, è stata
fissata per giovedì 10 ottobre presso la procura di Tarija".
Secondo le indagini, i genitori della presunta vittima - anche
loro indagati - avrebbero 'donato' la propria figlia all'ex capo
dello stato in cambio di favori.
La denuncia contro Morales è stata presentata lo scorso 26
settembre, tre giorni dopo la conclusione di una protesta
guidata dal leader del partito di governo Movimento al
Socialismo (Mas) contro il presidente in carica Luis Arce, con
cui dallo scorso anno ha intrapreso un braccio di ferro per il
controllo del Mas.
Per questo motivo Morales sostiene che le accuse contro di
lui sono solo l'ultimo episodio di una lunga "persecuzione
politica" orchestrata da mesi contro di lui con l'unico
obiettivo di impedirgli di candidarsi alla presidenza alle
elezioni del 2025. "Il lawfare è il nuovo Piano Condor: non si
uccide più a colpi di pistola, ma si promuovono omicidi morali
attraverso sentenze contro leader popolari. Hanno avviato contro
di noi quattro processi giudiziari contemporaneamente per
ottenere il nostro arresto", ha scritto Morales sui social.
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