Il ministro degli Esteri
Antonio Tajani lancia da Buenos Aires "l'offensiva politica
italiana in America Latina". La missione di sistema iniziata con
l'Argentina, e che si conclude mercoledì a San Paolo, in
Brasile, "non è occasionale", ha spiegato il titolare della
Farnesina, ma fa parte di una "precisa strategia" del governo
italiano, di "un mosaico" che si va costruendo per favorire
l'export, la crescita e l'internazionalizzazione delle imprese
italiane, che non a caso integrano numerose la sua delegazione.
E dopo il suo arrivo in Argentina, non è escluso quello della
premier Giorgia Meloni, il mese prossimo, quando sarà a Rio de
Janeiro per la riunione dei leader del G20. Per ora resta
"un'ipotesi" ma ci si sta lavorando. Le opportunità da cogliere
non mancano: dall'energia al litio, alle terre rare. Ma occorre
accompagnare il percorso delle aziende. "Non devono sentirsi
sole", ha avvertito il vicepremier. Il messaggio rivolto alla
riunione degli ambasciatori, dei direttori dell'Ice e degli
istituti italiani di Cultura della regione non potrebbe essere
più chiaro: il sistema Italia deve utilizzare al meglio tutti
gli strumenti disponibili per approfondire i legami. Dalla
lingua alla cultura, dalla diplomazia dello sport a relazioni
politiche più intense, niente deve essere trascurato. D'altra
parte, la comunità imprenditoriale italiana è una delle più
importanti in Argentina. "Oltre 300 imprese impiegano circa
16.500 lavoratori con un giro d'affari di circa 2,64 miliardi di
euro nei settori automotive, energia, infrastrutture,
agroalimentare ed assicurazioni", ha ricordato Tajani. Gli
investimenti delle imprese italiane nel Paese sudamericano
superano già ora 1,5 miliardi di euro e, nel 2023,
l'interscambio è stato pari a 2,34 miliardi. "È il segno di una
cooperazione ininterrotta che intendiamo rafforzare ed
approfondire accompagnando al tempo stesso il processo di
stabilizzazione del quadro macroeconomico e finanziario del
Paese", ha evidenziato il capo della diplomazia, che propone
l'Italia come "portavoce dell'America Latina a Bruxelles".
Concetti ribaditi anche alla tavola rotonda delle imprese
Italia-Argentina, a cui ha partecipato tra gli altri il ceo di
Techint Paolo Rocca, holding con importanti investimenti nei
giacimenti petroliferi e di gas di Vaca Muerta nella Patagonia
argentina (fanno parte del gruppo Tenaris, Ternium, Tecpetrol e
Tenova). "L'auspicio del governo italiano è quello di poter
rafforzare il partenariato bilaterale a 360 gradi in tutti i
settori" con l'Argentina, ha insistito Tajani, che ha
partecipato alla commemorazione del 7 ottobre portando alle
comunità locali "un messaggio di vicinanza al popolo ebraico",
ed ha incontrato il primo ministro argentino Guillermo Francos e
il responsabile della Giustizia Mariano Cuneo Libarona, in vista
della riunione di domani con il presidente Javier Milei.
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