Il sacerdote cubano Alberto Reyes
ha inviato un accorato appello alle autorità, supplicandole di
lasciare il Paese per sempre. Reyes, della parrocchia di
Esmeralda, ha affermato che il governo non ha un progetto
nazionale, non è in grado di risolvere la crisi e quello che fa
con la popolazione è "un genocidio".
"Andatevene, prima che la gente raggiunga il limite della sua
resistenza e si sollevi con furia incontrollabile, e consumi la
fine di questo sistema, distruggendo con sangue e fuoco tutto
ciò che incontra sul suo cammino", si legge in un lungo testo
pubblicato sui social. "Ogni giorno senza luce, senza acqua,
senza cibo, con il cibo dei bambini avariato, con la scarsità
onnipresente e il desiderio spezzato di libertà, è un appello
che fate alla violenza più cieca ed eccessiva. Vi prego,
andatevene. Vivete dove volete e fatelo presto affinché anche
noi possiamo vivere", aggiunge Rayes.
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