Il segretario generale
dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec),
Haitham al-Ghais, ha sottolineato in Venezuela l'importanza di
intraprendere nuovi e massicci investimenti in energia di tutti
i tipi - anche da idrocarbuti - per poter soddisfare la
crescente domanda globale. "Da qui al 2050 avremo bisogno del
25% in più di energia, quindi un'unica fonte non farà prosperare
il mondo in tutto ciò di cui ha bisogno", ha detto al-Ghais in
un'intervista Telesur, in cui ha parlato di alcuni scenari del
mercato mondiale.
Per quanto riguarda il petrolio, stima che la domanda sia
forte, con una crescita del 2,9% quest'anno, il che dà fiducia
all'Opec. "Una delle sfide che incontriamo nel mondo
dell'energia è la mancanza di investimenti per soddisfare la
domanda e l'aumento della popolazione mondiale", ha detto
l'esperto, che è in visita di lavoro in Venezuela, dove ha
incontrato funzionari del governo di Nicolas Maduro.
I documenti dell'Opec sulle proiezioni della domanda di
energia primaria e di petrolio per il 2050 - ha spiegato -
tengono conto della crescita dell'economia mondiale, della
popolazione, della riduzione della povertà energetica e
dell'aumento dell'urbanizzazione. Egli stima che il petrolio
continuerà a catturare il 30% della matrice energetica mondiale.
"Ciò porta alla conclusione che il mondo avrà bisogno di molta
più energia, intendiamo tutte le fonti di energia, non solo il
petrolio, tutte le forme di energia saranno importanti per il
futuro e la crescita del mondo", ha sottolineato. "L'industria
ha una proiezione molto forte per il futuro, per poter aumentare
la produzione, per raggiungere la crescita dell'industria
mondiale", ha detto, affermando che in questo contesto il
Venezuela può fare di più, in quanto proprietario della più
grande compagnia petrolifera mondiale riserve.
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