Il mondo delle imprese di
Rio de Janeiro, secondo motore dell'economia brasiliana, guarda
alla normativa sui neo residenti che prevede una flat tax di
200mila euro per redditi e patrimoni prodotti fuori dall'Italia.
Un'opportunità per il fisco italiano di accaparrarsi nuovi
consistenti ingressi dal Brasile, dove insiste una comunità di
italo-discendenti numerosa ed economicamente solida, ma anche un
volano per investimenti strategici in Italia.
Più di una cinquantina tra imprenditori e avvocati d'affari,
con una platea da tutto esaurito, hanno partecipato
all'iniziativa 'Invest in Italy'
(https://www.investinitaly.gov.it) sul regime speciale,
organizzato dalla Camera di Commercio e Industria
Italo-Brasiliana nella città carioca, con il supporto del
Consolato Generale a Rio de Janeiro, e Ice/Ita.
L'incontro è stato un'occasione per chiarire dubbi sul
regolamento tributario, ma anche sull'ottenimento dei visti, a
partire da quello per gli investitori, uno status di durata
biennale per cittadini non Ue, che si impegnano su asset
strategici in Italia.
"L'Italia presenta un quadro politico-istituzionale molto
stabile, rispetto a molti altri paesi dell'Unione Europea". E
"la stabilità politico-istituzionale e macroeconomica di un
Paese è uno dei fattori principali nella scelta degli
investitori esteri", ha evidenziato il Console generale,
Massimiliano Iacchini, introducendo l'evento. "Il governo
italiano offre agli investitori stranieri una struttura di
supporto completa, basata sulle agenzie partner Ice - Italian
Trade Agency (Ita) e Invitalia", ha ricordato Diego Ortiz
dell'Ice, mentre la presidente della Camera, Renata Novotny ha
sottolineato come l'evento abbia "fornito informazioni tecniche
sul regime fiscale, chiarendone i vantaggi".
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