Il procuratore generale del
Venezuela, Tarek William Saab, accusa il presidente brasiliano
Luiz Inacio Lula da Silva, di aver simulato l'incidente
domestico di domenica, per evitare di partecipare al vertice dei
Brics, in cui ha posto il veto contro l'ingresso di Caracas nel
blocco, e sottrarsi "alle sue responsabilità di fronte al
presidente Putin, agli altri leader e in particolare a Nicolas
Maduro". In un documento pubblicato su Instagram, Saab afferma:
Lula "è riapparso sorridente e illeso, mostrando di aver usato
'l'incidente' per mentire al Brasile, ai Brics e al mondo
intero, un fatto per il quale andrebbe indagato".
Nel messaggio di Saab si legge: "Fonti dirette e vicine dal
Brasile mi informano che il presidente Lula da Silva ha
manipolato un presunto incidente per usarlo come alibi per non
partecipare al recente vertice dei Brics, e che questa versione
non era altro che una bufala per mettere il veto contro"
l'ingresso del Venezuela nel blocco, "sottraendosi alle sue
responsabilità di fronte al presidente Putin, agli altri leader
presenti e in particolare a Nicolas Maduro. Ciò che era stato
ampiamente vociferato, purtroppo sembra essere corroborato da un
video diffuso ieri, che mostra il Presidente Lula in buona
salute, mentre usa i suoi poteri e agisce con totale cinismo".
"Nel frattempo - prosegue il documento, letto anche sulla tv
nazionale con l'interruzione della normale programmazione - la
sinistra latinoamericana e i movimenti rivoluzionari del mondo
sono molto preoccupati per l'indegna e vergognosa performance
del suo governo al vertice" di Kazan, dove "ha posto il veto e
attaccato vigliaccamente il Venezuela, seguendo in modo
obbediente le istruzioni dei nemici storici dei nostri popoli".
"Lula è riapparso sorridente e illeso, dimostrando di aver
usato questo 'incidente' per mentire al Brasile, ai Brics e al
mondo intero, un fatto per il quale dovrebbe essere indagato",
si conclude nella nota su Instagram accompagnata da un video di
ieri, del presidente brasiliano mentre partecipa ad un evento a
Brasilia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA