Al via la riapertura dei
seggi in Cile per la seconda e ultima giornata delle elezioni
comunali e regionali. Sabato tutto si è svolto senza intoppi,
anche se si sono verificate lunghe file, per la scelta di 45
sindaci, 16 governatori, 2.252 consiglieri e 302 consiglieri
regionali.
Con la novità del voto obbligatorio e con accesi duelli nei
comuni emblematici, il governo di sinistra del presidente
Gabriel Boric e l'opposizione si giocano in questo test il
futuro politico, in vista delle presidenziali del novembre 2025.
La battaglia più serrata è nella capitale, Santiago, dove
l'attuale sindaco Irací Hassler, del Partito Comunista, si
confronta con l'avvocato Mario Desbordes, rappresentante della
coalizione di destra ChileVamos ed ex ministro del governo
Piñera. I sondaggi mostrano un virtuale pareggio tra i due, e
Hassler si scontra anche con una logica elettorale consolidata:
nessun sindaco di Santiago è stato rieletto dal ritorno alla
democrazia.
Queste elezioni segnano anche una differenza rispetto al
passato, poiché il voto è obbligatorio e la stima è che a conti
fatti, l'afflusso alle urne superi l'80% degli aventi diritto,
pari a circa 12 milioni di persone.
Un altro importante duello elettorale si svolge nella città
balneare di Viña del Mar, dove l'attuale sindaco del Frente
Amplio, Macarena Ripamonti, affronta l'architetto indipendente
Iván Poduje, sostenuto dai partiti di centro-destra. I sondaggi
non danno un vincitore definitivo e l'esito è incerto.
Nel distretto di Las Condes, una delle roccaforti della
destra cilena, l'ex ministro dell'Istruzione di Sebastián
Piñera, Marcela Cubillos, che si è candidata senza l'appoggio
dei partiti della coalizione di destra, è data per vincitrice.
Tuttavia, lo scandalo politico in cui è stata coinvolta il mese
scorso per il suo stipendio d'oro di circa 17mila euro al mese,
ha gettato nuove ombre.
Un altro dei bastioni della destra che caratterizza queste
elezioni è il comune di Puente Alto, il più popolato del Cile,
dove Karla Rubilar, anch'essa ex ministro del governo Piñera,
cerca di prendere il posto di un sindaco della sua area che sta
per lasciare l'incarico dopo il limite dei 12 anni. Medico di
professione e con una lunga carriera negli uffici pubblici,
Rubilar affronta un candidato indipendente che corre al di fuori
del patto, Matías Toledo, che alla fine è stato sostenuto dal
Frente Amplio e dal Partito Comunista.
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