Il governo ultraliberista di
Javier Milei ha in agenda una riforma del sistema di
finanziamento dei partiti politici che punta a eliminare le
contribuzioni statali e consentire l'apporto di capitali privati
sulla scia del sistema statunitense. Lo riferiscono fonti della
presidenza sottolineando che l'obiettivo è quello di "rendere
trasparenti i fondi della politica contribuendo parallelamente
al risanamento dei conti pubblici" in linea con la rigida
politica di equilibrio fiscale portata avanti dall'esecutivo.
L'idea, affermano dal governo, è quella di "avanzare verso un
modello come quello statunitense" dove sono gli affiliati e i
privati a sostenere le strutture dei partiti con i loro
contributi. La proposta del governo, si riferisce, potrebbe
essere presentata nel quadro delle discussioni sulla Legge di
Bilancio, sottolineando che il risparmio per le casse dello
Stato sarebbe di circa 165 milioni di dollari. La legge in
vigore stabilisce che la metà dei fondi pubblici viene ripartita
equamente tra tutte le coalizioni mentre l'altra metà viene
assegnata in base ai voti ottenuti nelle ultime elezioni. Gli
apporti di privati, con l'unica eccezione di imprese
contrattiste e concessionarie statali, sono consentiti e devono
essere dichiarati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA