In linea con la promessa del
presidente argentino Javier Milei di promuovere "profondi
cambiamenti nella politica esterna" di Buenos Aires, il neo
ministro degli Esteri Gerardo Werthein ha sostituito tutti i
funzionari più prossimi a chi lo ha preceduto alla guida della
diplomazia Argentina, Diana Mondino.
A saltare sono stati il viceministro Eduardo Bustamante, i
sottosegretari e tutti i funzionari "colpevoli" insieme a
Mondino di aver votato all'Onu contro il blocco economico degli
Usa a Cuba. Lo riferisce il quotidiano Clarín. A gestire quella
che la stampa locale definisce una 'purga' è il miliardario
imprenditore Werthein, neofita della politica, che dopo cinque
mesi da ambasciatore a Washington è stato indicato come nuovo
ministro.
In un'intervista Milei aveva accusato Mondino e i suoi
collaboratori di essere "traditori della Patria" e "nemici
dell'agenda della libertà" per aver sostenuto Cuba, nonostante
l'indicazione del presidente fosse di allinearsi a Stati Uniti e
Israele, Paesi contrari alla risoluzione votata alle Nazioni
unite.
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