Nel 2024 il petrolio
potrebbe essere il prodotto più esportato dal Brasile, superando
per la prima volta nella storia la soia. Lo riferisce
l'Associazione brasiliana per il commercio estero (Aeb) nelle
proiezioni per l'anno in corso pubblicate dalla rivista Exame.
Secondo le stime le esportazioni di prodotti petroliferi
potrebbero raggiungere un volume di affari di 45,5 miliardi di
dollari, superando di 200 milioni di dollari gli incassi della
vendite della soia finora leader indiscussa delle vendite
brasiliane all'estero.
Il nuovo scenario è motivato secondo il presidente dell'Aeb,
José Augusto de Castro, principalmente dalla riduzione del
raccolto di soia a causa dei problemi climatici. La produzione
petrolifera è infatti rimasta stabile con un leggero calo dei
consumi interni.
La notizia è stata accolta con favore della presidente della
compagnia energetica statale Petrobras, Magda Chambriard,
secondo cui è necessario di espandere le attività sulle riserve
ancora inesplorate del Brasile "al contrario di quelli che
pensano che il Paese possa rinunciare al petrolio da un momento
all'altro, senza una pianificazione preventiva", ha scritto su
X.
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