Il governo del Messico
ha presentato oggi il Piano energetico nazionale, che mira a
consolidare il ruolo della Commissione federale per
l'elettricità (Cfe) come pilastro della sovranità energetica,
rafforzare la partecipazione pubblica nella produzione di
elettricità e promuovere la transizione verso l'energia pulita.
Tra le linee guida annunciate dalla ministra dell'Energia, Luz
Elena González Escobar, spicca l'impegno a mantenere gli aumenti
delle tariffe elettriche al di sotto dell'inflazione e a fornire
sussidi alle famiglie vulnerabili.
L'iniziativa privata potrà partecipare al settore fino al 46%
della capacità totale, promuovendo l'incorporazione delle
energie rinnovabili. Si stima che gli investimenti di aziende
nazionali ed estere potrebbero aggiungere tra i 6.000 e i 9.000
Mw di energia pulita, sostenendo progetti di sviluppo locale e
generando benefici economici nelle comunità proprietarie del
territorio.
"Per l'autoconsumo proponiamo che le case e le piccole imprese
che generano fino a 0,7 megawatt siano esentate da permessi", ha
affermato González Escobar.
Emilia Esther Calleja Alor, direttrice generale della Cfe, ha
spiegato che nella società è previsto un investimento di 23,4
miliardi di dollari, distribuiti in generazione, trasmissione e
distribuzione.
Nell'ambito della generazione, verranno stanziati 12,3 miliardi
per aggiungere 13.024 megawatt di capacità installata. Altri 7,5
miliardi saranno destinati a rafforzare le infrastrutture di
trasmissione, mentre 3,6 miliardi si investiranno nella rete di
distribuzione a bassa tensione che porta l'elettricità nelle
case e nelle aziende.
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