In Messico, questa
settimana, il partito di maggioranza Movimento di rigenerazione
nazionale (Morena) si è nuovamente unito all'interesse per la
riduzione della giornata lavorativa, presentando alla Camera dei
Deputati due progetti, entrambi nella stessa direzione delle
iniziative che aveva promosso in precedenza: riconoscere il
diritto a due giorni di riposo per ogni cinque giorni di lavoro.
A differenza della proposta congelata nella scorsa
legislatura, uno dei testi prevede le 40 ore settimanali anche
per i lavoratori della pubblica amministrazione.
Con questi due ultimi disegni di legge, sono già quattro le
iniziative giunte alla sede legislativa di San Lázaro per
modificare la Costituzione e concedere un giorno di riposo
aggiuntivo ai lavoratori. Attualmente in Messico viene
riconosciuto un solo giorno libero alla settimana.
Oltre a Morena, anche il Movimento cittadino e il Partido del
Trabajo hanno presentato progetti in tal senso.
"Il testo - ha spiegato il deputato Napoleón Gómez Urrutia,
uno degli autori - mira a concretizzare il diritto a un riposo
dignitoso, garantendo che tutti i lavoratori del Paese possano
godere di un giusto equilibrio tra lavoro e vita personale.
Adottando questa misura, il Messico si allineerà alle migliori
pratiche internazionali e rafforzerà il proprio impegno nella
promozione dei diritti umani sul posto di lavoro".
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