Durante il suo primo
intervento nell'ambito del G20 di Rio de Janeiro, alla chiusura
del G20 Social, il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da
Silva ha detto che questo tipo di summit "deve svolgersi ogni
giorno, perché ci sono 733 milioni di abitanti che soffrono la
fame" ed i rappresentanti delle 20 maggiori economie del mondo
"hanno il potere di fare la differenza per molte persone".
Lula ha dichiarato davanti a circa 2.500 membri dei movimenti
sociali che l'obiettivo del G20 Social è che la società civile
"assuma un ruolo più forte affinché le cose accadano davvero per
il popolo. Gridate, protestate e rivendicate, altrimenti le cose
non accadranno", ha aggiunto, sottolineando che "l'economia e la
politica internazionale non sono monopolio di esperti e
burocrati".
"I governi devono rompere con la crescente dissonanza tra la
voce dei mercati e la voce delle strade. Il G20 deve discutere
una serie di misure per affrontare il costo della vita e
promuovere orari di lavoro più equilibrati, affinché
l'estremismo non generi battute d'arresto e minacci i diritti",
ha continuato, aggiungendo di sperare che il G20 Social non
ripeta gli errori del Forum Sociale Mondiale, che "faceva molte
discussioni, ma poi tornavamo a casa senza sapere cosa fare".
Il presidente del Brasile ha infine chiesto più fondi per la
conservazione dell'Amazzonia e ricordato che "l'anno scorso il
mondo ha speso 2,4 trilioni di dollari in armi ma quasi nulla
per dare cibo alla gente", aggiungendo che per lui l'unica
possibilità per evitare conflitti nel mondo è aumentare il
numero dei membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
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