PORT-AU-PRINCE, 25 NOV - Il numero di minori
reclutati dalle organizzazioni criminali di Haiti è aumentato
del 70% nel 2024. Lo riferisce il Fondo delle Nazioni unite per
l'infanzia (Unicef) evidenziando che la metà dei membri delle
gang haitiane oggi sono bambini, senza tuttavia fornire numeri.
Il picco senza precedenti registrato tra il secondo trimestre
del 2023 e il 2024 indica un peggioramento della situazione
sull'isola caraibica, che affronta una delle peggiori crisi
politiche, sociali e umanitarie della sua storia. "I bambini di
Haiti sono intrappolati in un circolo vizioso: reclutati negli
stessi gruppi armati che alimentano la loro disperazione",
afferma in una nota la direttrice esecutiva dell'Unicef,
Catherine Russell. L'aumento del reclutamento di bambini da
parte di gruppi armati - ricostruisce l'Unicef - è stato
alimentato dall'escalation di violenza, dalla povertà dilagante,
dalla mancanza di istruzione e dal quasi collasso delle
infrastrutture critiche e dei servizi sociali ad Haiti. I
bambini sono spesso costretti ad arruolarsi per sostenere le
loro famiglie o perché minacciati. Molti vengono reclutati dopo
essere stati separati dai loro tutori, privati ;;della
protezione e delle opzioni di sopravvivenza.
Nella capitale Port-au-Prince, 1,2 milioni di bambini vivono
sotto la minaccia della violenza armata. "I piccoli in molte
parti di Haiti sono soggetti ad atrocità che nessun bambino
dovrebbe mai subire, lasciando su di loro cicatrici psicologiche
ed emotive che potrebbero perseguitarli per tutta la vita", ha
aggiunto Russell.
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