Il portafoglio degli
investimenti in progetti legati al rame in Cile sarà di 80
miliardi di euro (poco più di 84 miliardi di dollari) nei
prossimi anni secondo i dati di Plusmining, il servizio di
analisi strategica dell'industria mineraria cilena, pubblicati
dal principale quotidiano economico del Paese andino, Diario
Financiero.
L'importo rappresenta il 53% degli investimenti totali
dell'America Latina sul rame. Il Cile è seguito nella classifica
dal Perù, con 32 miliardi di dollari, e dall'Argentina con 22
miliardi di dollari.
Il dato è noto una settimana dopo che la compagnia mineraria
BHP, la maggiore società mineraria al mondo nata nel 2001 dalla
fusione dell'australiana Broken Hill Proprietary Company con
l'inglese Billiton, ha annunciato progetti in Cile per 13,7
miliardi di dollari, oltre ai 7,55 miliardi di dollari
annunciati da un'altra delle principali compagnie minerarie
cilene, la Antofagasta Minerals.
La Codelco (Corporación Chilena del Cobre), la compagnia
mineraria dello Stato cileno, prevede investimenti per oltre 65
miliardi di dollari e i fattori alla base di questo aumento sono
il prezzo del metallo e la domanda futura. Secondo la Codelco,
solo nel 2025 si concretizzeranno investimenti minerari per 9,6
miliardi di dollari, il 90% dei quali corrisponderà a progetti
sul rame.
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