/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Argentina denuncia a Corte penale assedio a ambasciata a Caracas

Argentina denuncia a Corte penale assedio a ambasciata a Caracas

Chiesta 'determinazione' per agire contro i crimini di Maduro

CARACAS, 04 dicembre 2024, 00:09

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Argentina ha denunciato all'assemblea degli Stati parte dello Statuto di Roma, tenutasi all'Aia, l'assedio del regime di Nicolás Maduro contro la sua ambasciata a Caracas, chiedendo di agire "con determinazione" alla Corte penale internazionale (CPI) di fronte ai crimini contro l'umanità commessi in Venezuela.
    "La situazione in Venezuela richiede attenzione immediata. Ci rammarichiamo profondamente della mancanza di progressi sostanziali nelle indagini condotte dalla Procura", ha affermato l'ambasciatore argentino, Mario Javier Oyarzábal.
    Il diplomatico ha poi denunciato che la missione diplomatica argentina a Caracas "ha affrontato situazioni di assedio da parte delle forze di polizia e di attori armati non identificati come ritorsione per aver offerto asilo a persone la cui vita e integrità sono in pericolo. Attualmente la sede della nostra ambasciata e i richiedenti asilo ivi presenti sono sotto la protezione del Brasile, Paese al quale siamo grati. Tuttavia, è imperativo che l'inviolabilità delle nostre missioni diplomatiche sia rispettata e che sia garantito con urgenza il salvacondotto necessario per garantire la partenza sicura dei richiedenti asilo".
    Oyarzábal ha infine esortato la Corte penale internazionale "ad agire con decisione per garantire che i responsabili di questi crimini siano assicurati alla giustizia" perché "l'impunità non solo perpetua la sofferenza delle vittime, ma mina anche le basi dell'ordine giuridico internazionale".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza