L'Argentina ha denunciato
all'assemblea degli Stati parte dello Statuto di Roma, tenutasi
all'Aia, l'assedio del regime di Nicolás Maduro contro la sua
ambasciata a Caracas, chiedendo di agire "con determinazione"
alla Corte penale internazionale (CPI) di fronte ai crimini
contro l'umanità commessi in Venezuela.
"La situazione in Venezuela richiede attenzione immediata. Ci
rammarichiamo profondamente della mancanza di progressi
sostanziali nelle indagini condotte dalla Procura", ha affermato
l'ambasciatore argentino, Mario Javier Oyarzábal.
Il diplomatico ha poi denunciato che la missione diplomatica
argentina a Caracas "ha affrontato situazioni di assedio da
parte delle forze di polizia e di attori armati non identificati
come ritorsione per aver offerto asilo a persone la cui vita e
integrità sono in pericolo. Attualmente la sede della nostra
ambasciata e i richiedenti asilo ivi presenti sono sotto la
protezione del Brasile, Paese al quale siamo grati. Tuttavia, è
imperativo che l'inviolabilità delle nostre missioni
diplomatiche sia rispettata e che sia garantito con urgenza il
salvacondotto necessario per garantire la partenza sicura dei
richiedenti asilo".
Oyarzábal ha infine esortato la Corte penale internazionale
"ad agire con decisione per garantire che i responsabili di
questi crimini siano assicurati alla giustizia" perché
"l'impunità non solo perpetua la sofferenza delle vittime, ma
mina anche le basi dell'ordine giuridico internazionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA